Nel nuovo Codice l’offerta economicamente più vantaggiosa è il criterio principale per l’affidamento di pubblici appalti.
Per applicare correttamente questa modalità di scelta del contraente è necessario selezionare - in modo oculato - i criteri qualitativi, stante la previsione che destina almeno il 70% del punteggio complessivo a tali criteri.
Altrettanto importante è la verifica di anomalia dell’offerta: è questo, infatti, l’unico momento in cui la stazione appaltante può approfondire l’effettiva sostenibilità e serietà dell’offerta presentata, anche alla luce di eventuali clausole speciali (es., clausola sociale, condizioni di esecuzione, ecc.).
Il corso esamina le corrette modalità di articolazione di una griglia di criteri qualitativi, sottocriteri, criteri motivazionali e relativi punteggi e sottopunteggi, nonché le tipologie di tali criteri (vincolati, discrezionali, on/off, valutativi, ecc.) e relativi metodi di calcolo del punteggio (aggregativo compensatore; assoluto; coefficienti discrezionali o confronto a coppie; ecc.).
A seguire l’analisi si concentrerà sull’individuazione delle offerte anomale (anomalia “obbligatoria” o “facoltativa”; anomalia o congruità dell’offerta; ecc.) e sulle modalità operative tramite cui individuare gli indizi di anomalia dell’offerta, soprattutto in relazione al costo della manodopera (costi “medi” e costi “minimi” della manodopera; clausola sociale; ecc.).