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Appalti e contratti pubblici
FGAU190604
La disciplina del procedimento espropriativo
Normativa, giurisprudenza e casistica operativa
  • Bologna
  • 4 giugno 2019
  • 9.00 - 13.00 e 14.00 - 16.30
Docente
  • Ugo Di Benedetto
Info sui docenti

Evento già svolto

O
Sede: Bologna Hotel Europa - Via C. Boldrini, 11 - Tel. 051/4211348
Sito internet

Il corso rappresenta una vera e propria guida alla corretta gestione del procedimento espropriativo.

Particolare attenzione sarà riservata alle ultime novità normative e giurisprudenziali. In particolare:

- la controversa possibilità di applicare l’istituto dell’usucapione per sanare gli espropri di fatto realizzati da lungo tempo, che consentirebbe di superare le problematiche, anche di responsabilità contabile, nell’applicazione dell’acquisizione sanante di cui all’articolo 42bis del Testo Unico e la possibilità di stipulare e trascrivere accordi sull'accertamento dell'usucapione, nonché accordi di mediazione (Legge n. 98/2013);

- il potere del commissario ad acta di emanare il provvedimento di acquisizione coattiva previsto dall’articolo 42-bis del DPR n. 327/2011 (Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria, 9 febbraio 2016, n. 2);

- gli orientamenti giurisprudenziali della Corte di Cassazione concernenti la quantificazione dell’indennità di esproprio, anche per la realizzazione dei Piani per l’edilizia economica e popolare;

- gli orientamenti giurisprudenziali sulle occupazioni illegittime e sui rimedi esperibili, sulla prescrizione delle pretese risarcitorie dei privati e sulle principali questioni in ordine alla retrocessione parziale di terreni espropriati per l’attuazione di un PIP.

Ampio spazio sarà riservato all’esame di casi operativi segnalati dai partecipanti.

Evento accreditato dal Consiglio Ordine Avvocati di Bologna: 6 CFP 

• Responsabili degli Uffici espropri, affari legali e urbanistica/lavori pubblici di Amministrazioni e Aziende Pubbliche.

• Consulenti e liberi professionisti.

Quadro introduttivo: profili essenziali

• Natura e fondamento giuridico del Testo Unico.

• Oggetto e l’ambito di applicazione del Testo Unico dopo la riforma del Titolo V della Costituzione: i problemi e le prospettive alla luce di alcune normative regionali.

• Le disposizioni generali: i principi costituzionali e non.

• Il regime transitorio tra la vecchia e la nuova disciplina e la regolamentazione dei procedimenti in corso (art. 57 del T.U.).

• L’abrogazione delle norme previgenti (art. 58 del T.U.).

 

Le fasi del procedimento espropriativo

 

L’accertamento della conformità urbanistica/edilizia dell’opera: la fase della sottoposizione del bene al vincolo preordinato all’esproprio

• I vincoli derivanti dai piani urbanistici generali e attuativi ed il potere pianificatorio conformativo.

• La decadenza dei vincoli preordinati all’esproprio.

• I vincoli derivanti da atti diversi (conferenza di servizi, accordi di programma, ecc.).

• Il progetto di opera pubblica non conforme alle previsioni di piano. Il procedimento di variante.

• La partecipazione degli interessati anche nei procedimenti di massa.

• La disciplina semplificata per i cd. “espropri sopra soglia”.

• Gli orientamenti della giurisprudenza e la distinzione tra vincoli a contenuto espropriativo e vincoli solo conformativi.

 

La fase della dichiarazione di pubblica utilità

• Natura, contenuto ed effetti.

• La dichiarazione di pubblica utilità e l’approvazione del progetto definitivo.

 

Il progetto e la dichiarazione di pubblica utilità: rapporti e criticità alla luce dell’ordinamento degli Enti Locali (D.Lgs. n. 267/2000) e della normativa sui lavori pubblici

• Il procedimento ordinario e la disciplina semplificata per i cd. “espropri sopra soglia”.

• Le operazioni planimetriche e preparatorie. Il cd. “accesso ai fondi”.

 

Il decreto di esproprio e la cessione volontaria: la totale alternatività dei due istituti

• Il contenuto e gli effetti del decreto di esproprio e della cessione volontaria. Analogie e differenze.

• La mancata esecuzione, entro il termine di due anni dall’emanazione, del decreto di esproprio e relative conseguenze.

 

La fase dell’occupazione d’urgenza preordinata all’esproprio

• L’originaria scomparsa della “occupazione d’urgenza preordinata all’esproprio” e la sua reintroduzione ad opera del D.Lgs. n. 302/2002. Il procedimento e la determinazione urgente dell’indennità.

• L’indennità di occupazione d’urgenza preordinata all’espropriazione: il rinvio al criterio previsto per il calcolo dell’indennità da occupazione temporanea per usi strumentali.

 

L’entità dell’indennità di espropriazione

• Le disposizioni generali. Il procedimento fino alla determinazione e all’offerta.

• Le “opere private di pubblica utilità”.

• L’equiparazione delle opere di edilizia residenziale pubblica e degli insediamenti produttivi alle opere pubbliche.

• L’indennità per le aree edificabili: le pronunce della Corte Costituzionale sull’art. 5 bis della Legge n. 359/1992 (sentenze n. 348 e n. 349 del 2007), le successive disposizioni della Legge Finanziaria 2008 e l’ulteriore sentenza della Corte Costituzionale n. 181/2011.

• L’indennità per le aree non edificabili (agricole e non). L’incostituzionalità del valore agricolo medio: conseguenze operative. Il regime delle indennità aggiuntive.

• L’indennità per gli edifici e le cd. “utilizzazioni intermedie”.

• Il regime fiscale. In particolare, l’omessa dichiarazione ICI.

• Gli orientamenti della Corte di Cassazione in merito alla quantificazione dell’indennità per la realizzazione dei programmi di edilizia economica e popolare.

 

L’utilizzazione di un bene per scopi di interesse pubblico, in assenza del valido provvedimento ablatorio

• Le figure, di creazione giurisprudenziale, dell’occupazione acquisitiva e dell’occupazione usurpativa. Il loro superamento a seguito della giurisprudenza comunitaria e della Corte di Cassazione a Sezioni Unite. Conseguenze. La tutela reale, la tutela risarcitoria ed il regime della prescrizione.

• Cenni sull’atto di acquisizione di cui all’art. 43 del T.U. e sulla relativa declaratoria di illegittimità costituzionale (sentenza n. 293/2010): le soluzioni proposte dalla giurisprudenza.

• I principi affermati dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (CEDU) ed il nuovo articolo 42bis che ha reintrodotto, con significative modifiche, l’acquisizione coattiva sanante. Gli orientamenti giurisprudenziali.

• Il risarcimento del danno, anche non patrimoniale, ed il maggior costo rispetto a quanto dovuto a titolo di indennità          di esproprio.

• Il procedimento, la motivazione, la competenza all’adozione del provvedimento e gli effetti.

• L’applicazione ai fatti anteriori alla sua entrata in vigore e la rilevanza di un precedente provvedimento di acquisizione successivamente ritirato o annullato.

• La mancata riproposizione del terzo comma del precedente art. 43 e la pendenza del giudizio sull’impugnativa degli atti del procedimento espropriativo.

 

Il riparto di giurisdizione in materia espropriativa: profili essenziali

 

L’occupazione temporanea per usi strumentali

• Contenuto ed effetti; il procedimento; l’indennità

Ugo Di Benedetto
Magistrato TAR. Autore di pubblicazioni in materia.
430,00 €
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* Se la fattura è intestata ad Ente Pubblico, la quota è esente IVA, ai sensi dell’art. 10, D.P.R. n. 633/72 (e successive modificazioni).
Iscrizioni entro il
20/05/2019
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Clienti abbonati a www.ediliziaurbanistica.it € 380,00 € 387,00
Altri Clienti € 380,00 € 430,00

LA QUOTA COMPRENDE:
materiale didattico, accesso gratuito per 30 giorni al servizio internet Maggioli ediliziaurbanistica.it, colazione di lavoro.
I corsi / seminari / convegni a catalogo non sono configurabili come appalti di servizi. Pertanto per il loro acquisto non è necessario richiedere il CIG. Si veda paragrafo 3.9 della Determinazione dell'AVCP n. 4 del 7 luglio 2011.